mercoledì 13 aprile 2011

Recensione Film: IL CIGNO NERO

Titolo: Il Cigno Nero
Titolo Originale: Black Swan
Regia: Darren Aronofsky
Cast: Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassel, Winona Ryder
Genere: Drammatico, Thriller
Uscita: 18 febbraio 2011

Trama:
A New York una compagnia di balletto sta allestendo Il lago dei cigni. Il direttore della compagnia, Thomas Leroy decide di sostituire la prima ballerina Beth, iniziando una nuova selezione per il ruolo principale. Ben presto il campo si restringe a Nina - molto brava tecnicamente ma che non riesce a interpretare il cigno nero essendo poco sensuale per quella parte - e Lily, meno precisa tecnicamente ma molto più sensuale.
Ne Il lago dei cigni è infatti previsto che la prima ballerina interpreti sia il ruolo dell'innocente Odette (cigno bianco) che della sensuale Odile (cigno nero). Thomas affida inizialmente il ruolo a Nina, che però inizia a deluderlo, essendo poco convincente nel ruolo del cigno nero, che deve ammaliare e sedurre il principe Siegfried.
Nina è costretta a sondare il suo io profondo per scoprire come far emergere il lato oscuro del cigno nero: ciò la porta ad una lotta con se stessa, con la madre ex-ballerina, ossessiva ed iperprotettiva nei confronti dell'unica figlia, e con Lily, incarnazione del cigno nero. La difficile preparazione al ruolo si trasforma in un'ambigua ossessione che le fa perdere la percezione di ciò che è reale da ciò che non lo è.

Recensione:
La storia di per sé è lineare, prevedibile nel proprio sviluppo narrativo e sostanzialmente povera di personaggi, di caratterizzazioni e di accadimenti. Anche il profilo psicologico dei coprotagonisti e degli altri personaggi è sostanzialmente piatto per non dire quasi nullo, mentre quello di Nina, intorno al quale ruota l'intera vicenda, è abbastanza ben sviluppato, ma non è mai troppo incisivo e soprattutto è già stato visto sugli schermi decine di volte. Malgrado queste macroscopiche pecche, la sceneggiatura si dimostra fin dai primi minuti di pellicola un lavoro ben articolato, assai rispettoso dei tempi cinematografici e delle valenze di ogni singola scena. Questo materiale in mano ad un regista ordinario e con il gusto per l'essenziale, probabilmente avrebbe prodotto un risultato catastrofico, ma "Black Swan" è stato voluto e diretto da Darren Aronofsky, che ha sempre dimostrato il proprio gusto per l'opulenza visiva e l'ampollosità stilistica e narrativa.
E così a supplire a quella linearità narrativa, a quella piattezza descrittiva, alla carenza di caratterizzazioni intervengono la mano esperta e la forza visionaria di questo regista.
Le immagini raccontano assai più dei dialoghi, mentre l'eleganza e l'intelligenza delle riprese infondono alla storia unità e ritmo narrativo.
Il personaggio di Nina sembra prendere soltanto spunto dalle pagine della sceneggiatura per poi vivere di vita propria grazie alla sapiente direzione artistica di Aronofsky ed alla straordinaria interpretazione della Portman.
In questo modo la storia acquista una complessità narrativa insperata ed affascinante, malgrado l'inesorabile prevedibilità insita nel soggetto originale.
Detto così sembrerebbe che io non abbia apprezzato il film, ma invece è tutto il contrario. Ho puntualizzato il fatto che come trama e spunto iniziale, la sostanza fosse piuttosto piatta ma la maestria di Aronofsky è riuscita a creare un'onda anomala. Da tirare fuori il fatto che Natalie Portman abbia fatto un lavoro straordinario, e forse questo risulterà uno dei ruoli più belli di questa attrice. Ho amato questa pellicola che mi ha tenuto letteralmente col fiato sospeso dall'inizio alla fine. Un ottimo lavoro.

Voto: 8

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Ad essere sincera non ho rivelato molto in questa recensione, proprio perchè ho pensato che facendolo avrei rovinato la magia che secondo me aleggia intorno a questo film. Dovete vederlo, e capirete.

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