martedì 8 marzo 2011

Recensione Film Cinema: AMORE E ALTRI RIMEDI

Titolo: Amore E Altri Rimedi
Titolo Originale: Love And Other Drugs
Regia: Edward Zwick
Cast: Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Hank Azaria, Oliver Platt
Genere: Comico, Romantico, Drammatico.
Uscita: 18 febbraio 2011


Trama:
Jamie Randall è un giovane uomo abile con le donne e con le parole. Seduttore implacabile e disoccupato, dopo aver conosciuto troppo a fondo la moglie del suo datore di lavoro, Jamie ricomincia dal farmaceutico e diventa informatore scientifico per la Pfizer. Spedito nell'angolo nordorientale degli Stati Uniti a ‘spacciare' antidepressivi, a doppiare il Prozac e a sbaragliare la concorrenza, Mr. Randall blandisce medici e seduce segretarie, rivelandosi in poco tempo, con tanta azione e grande fascino il venditore numero uno. Sognando ad occhi aperti di lasciare l'Ohio per volare con una promozione a Chicago, Jamie inciampa in Maggie, artista bohémien affetta dal morbo di Parkinson al primo stadio. Ingordi di sesso ma refrattari ai sentimenti e alle relazioni stabili Jamie e Maggie diventano amanti appassionati. Innamorati loro malgrado proveranno a resistersi e a resistere alla tentazione di amarsi.
Recensione:
NOTE POSITIVE:
Cast (protagonista): Jake Gyllenhaal ed Anne Hathaway. Non avrei bisogno di aggiungere altro. Mi sento però in dovere di fare una piccola precisazione su entrambe le parti. Per quanto riguarda Jake, si, ha fatto un buon lavoro, ma non è uscito poi di tanto da quello che per me è il suo habitat naturale, ovvero quelle storie comico-romantiche, anche se si è cimentato in moltissimi altri generi. Comunque diciamo che questo non è stato il suo ruolo migliore. Stesso vale per Anne che, anche se molto elogiata per questo ruolo, non mi sembra aver fatto grandissimi sforzi. Inoltre questa attrice, suscita in me emozioni a dir poco contrastanti. Nelle mie grazie da moltissimo tempo, Anne a volte mi dà l'impressione, e non solo quella, di essere di una bellezza travolgente e di una bravura sconvolgente.. e a volte sembra che lei sia totalmente consapevole di questo fatto, e che lo dia piuttosto a vedere. Non so se mi sono spiegata. Comunque questo film è uno di quelli.
Trama: Riassumendola così sembrerebbe proprio qualcosa di già visto, rivisto e risentito molte volte al cinema, tanto da far pensare proprio che non ci sia nient'altro da dire a riguardo. In effetti certamente in un film come questo l'originalità non la si trova certamente nella trama, che ad una prima occhiata potrebbe sembrare scontata. Tuttavia, metti una trama scontata nelle mani di un buon(vecchio) regista, e vedrai che a venir fuori sarà un film divertente, ben bilanciato a tratti commovente, e in alcuni punti anche sorprendente, il che non guasta mai.
Momenti Clou: Quello che intendo per momenti clou, in particolare uno, sono quei momenti che anche durante un film di questo calibro ti fanno roteare i neuroni ad una velocità supersonica. In questo caso stiamo parlando di un momento che tocca un grado di onestà non indifferente. (DA QUESTO MOMENTO COMINCIA UN BREVE SPOILER) Parlo del momento in cui Jamie e Maggie, si trovano ad un congresso di malati di Parkinson che si incontrano per condividere le proprie esperienze e anche di riderne un pochino, se vogliamo, per sdrammatizzare la malattia e non prenderla troppo sul serio. Ad un certo momento Jamie si trova al buffet, e si trova accanto un uomo molto più grande di lui, cominciano a parlare e l'uomo chiede a Jamie: Mi dispiace per sua moglie, a che stadio è? e Jamie risponde: Soltanto al primo, per la maggior parte sono giorni buoni, e sua moglie? Uomo: Mia moglie è al quarto stadio. Jamie si congratula con l'uomo in seguito all'aver appreso che lui e sua moglie sono sposati da circa 35 anni, e si complimenta anche per il fatto che è sempre stato vicino a lei anche nei momenti più difficili della malattia. Chiede inoltre se l'uomo ha dei consigli per loro e lui risponde in un modo che mi ha lasciato veramente senza fiato: Scappa. Finchè puoi scappa. Io amo mia moglie ma se oggi mi fosse ridata la possibilità di scegliere mi darei alla fuga. Questa non è una malattia, è una maledizione, si porterà via tutto quello che ami di lei e ti resterà solo un guscio umano che avrà bisogno di tutto. E' una dichiarazione estremamente forte, e anche, mi viene da dire, vera. Ecco come anche solo grazie ad un solo momento, un film più tranquillo possa diventare impegnativo. 
NOTE NEGATIVE:
Scene Di Sesso: Per carità non ho nulla contro il sesso o cose del genere, ma in questo film secondo me si esagera un po'. Le scene sono molto esplicite e 'crude'. Forse qualcosa se lo potevano risparmiare.
Cast Di Contorno: Non me ne voglia il fratello di Jamie, davvero simpatico, anche se in perfetto stile American Pie, che di certo non si incastra con questa pellicola, ma il cast di contorno non mi è sembrato granchè, i personaggi erano piatti e privi di incentivi per la storia. 
Incomprensioni dei protagonisti: Questo è solo un piccolo appunto, non nuoce granchè alla trama, ma a volte sembrano fin troppo assurdi e costruiti, concentrati in poco spazio e tempo per esigenze di copione, che alla fine non risultano ragionevoli.
Voto: 7
Eccoci giunti alla fine, mi sono resa conto rileggendola, che non è proprio un'ottima recensione, ma di fronte a questo film non sapevo veramente cosa scrivere ahah.
Tutto sommatto mi è piaciuto, anche grazie, e forse soprattutto, ai protagonisti, che amo sconfinatamente.

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