Titolo: Cappuccetto Rosso Sangue
Titolo Originale: Red Riding Hood
Regia: Catherine Hardwicke
Cast: Amanda Seyfried, Gary Oldman, Billy Burke, Shiloh Fernandez, Max Irons
Genere: Thriller
Uscita: 22 aprile 2011
Trama:
Valerie è una bellissima giovane donna contesa tra due uomini, lei è innamorata di Peter, ma la sua famiglia ha organizzato il suo matrimonio con il facoltoso Henry. I due, non volendo rinunciare al loro amore, decidono di fuggire ma la morte della sorella di Valerie per mano di un lupo mannaro, che si aggira nella foresta intorno al loro villaggio, mette in seria difficoltà il loro piano. Per anni gli abitanti del villaggio hanno mantenuto una tregua con la bestia, offrendo un sacrificio animale mensile. Ma il lupo alza la posta in gioco, pretendendo un sacrificio umano. In preda alla disperazione, la gente del villaggio, chiama il cacciatore di lupi mannari, Padre Solomon, nella speranza di potersi liberare della maledizione. Ma l'arrivo del prete porta conseguenze non previste, il cacciatore rivela infatti che il lupo, durante il giorno, assume sembianze umane e che quindi ogni singolo cittadino del posto potrebbe essere la bestia. A questo punto Valerie inizia a sospettare che il lupo mannaro possa essere una persona che le è molto cara, una persona che ama, una persona fedele e a lei e che l'ha sempre amata, sostenuta e protetta da ogni male e pericolo.
Recensione:
L'ultima volta avevamo lasciato la regista Catherine Hardwicke persa nella foschia azzurrognola della foresta di Forks, intenta a chiedersi che cosa ne sarebbe stato del suo piccolo film indipendente, Twlight. La sorte della pellicola è ormai nota a tutti e così la Hardwicke ha deciso di buttarsi a capofitto in un nuovo progetto che rievocasse le ambientazioni fisiche ed emotive, il fantasy thriller Cappuccetto Rosso Sangue. L'idea di base è molto semplice: prendere la classica favola di Cappuccetto Rosso e reinventarla per adattarla alle esigenze del pubblico moderno, più abituato ad atmosfere gotiche e sentimentalismi tormentati. La bella protagonista ha due pretendenti: Peter, il ragazzo che ha sempre amato fin da bambina, ed Henry, l'uomo che i suoi genitori hanno deciso che dovrà sposare. Come la precedente eroina destreggiatasi davanti alla macchina da presa della regista, anche Valerie all'inizio sembra avere le idee molto chiare su quali siano i desideri del suo cuore. Ma la scoperta che il temuto lupo mannaro durante il giorno ha sembianze umane e può quindi essere uno qualsiasi degli abitanti del villaggio, pone tutto in dubbio. Tutti sono sospettati. Virtualmente per ogni personaggio c'è un momento nella narrazione in cui si mette in dubbio la sua innocenza, soprattutto se la si legge attraverso i grandi occhi di Valerie, l'unica che sembra avere una particolare connessione con la sanguinaria bestia. I dubbi sull'identità della bestia rendono la sua scelta non solo una questione di cuore, ma anche una questione di vita e di morte.Questo è più o meno l'unico punto focale del fiilm. Il pubblico alla ricerca di un nuovo Twilight non sarà deluso da questo Cappuccetto Rosso Sangue. Tutto sembra essere montato per riecheggiarne atmosfere ed emotività, tanto che alcuni pezzi sembrano estratti direttamente dalle scene escluse della saga di Forks.Una delle sensazioni principali che si provano vedendo Cappuccetto Rosso Sangue è di trovarsi davanti a qualcosa di già visto e sperimentato: nulla sembra reale e originale e ogni particolare riconduce alla personale memoria cinematografica e fiabesca dello spettatore. I personaggi stereotipati, i dialoghi ridotti al massimo della semplicità, tutte cose che negli anni Novanta affascinavano lo spettatore più giovane proprio per la loro fittizia semplicità e che oggi rischiano di essere troppo sopra le righe. E' un film come un altro, certi lo definiscono horror ma mi permetto di dire che questo film non ne abbia ne le caratteristiche ne può permettersi un titolo del genere. L'unica nota positiva è il fiato sospeso e i sospetti su chi possa essere il lupo, che attanaglieranno la tua mente, tenendoti occupato.
Voto: 5
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